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"Todi ha obblighi importanti con la storia. Le sue origini etrusche, la sua collocazione geografica, la sua straordinaria capacità di conservare testimonianze splendide della stratificazione dei secoli, la sua disposizione ad evolversi lentamente senza perdere nulla in termini di diversificazione sociale e stile di vita, la sua capacità di attrarre genti da tutto il mondo che decidono di trascorrere gli anni migliori della propria esistenza tra le antiche mura e la suggestione dei borghi disseminati in campagne incantate e immortali. La sua stessa collocazione urbanistica che fa di Todi un unicum in grado di illuminare e dare un senso con il suon irripetibile Sky Line al battito quotidiano di un numero incredibile di frazioni e di castelli che nel tempo sono riusciti a diventare la sicurezza e il marchio di una città unica. Non a caso questo connubio perfetto città-campagna ha permesso anni fa a un gruppo di studiosi americani di definire Todi il luogo più vivibile del mondo. Il successo che ne è derivato e la normale dinamica di chi vuol godere dei benefici di un irripetibile alone di successo hanno come sospeso Todi su una nuvola di benessere e di certezze che non sempre ha giovato alla immaginazione del futuro, penalizzando oltre ogni ragionevole limite la costruzione di una dimensione che sappia confrontarsi quotidianamente con il resto dell'Umbria, proiettato verso la scoperta di dimensioni nuove senza tuttavia cedere alle facili suggestioni del mercato." (Giuseppe Cerasa, Direttore delle Guide di Repubblica)